Storia

L'OPERA / LA STORIA


Qui puoi visualizzare la storia e lo sviluppo dell'opera, dal primo progetto del 1982 all'inaugurazione del 2015

 

Il 23 dicembre 2015, alla presenza del Presidente del Consiglio Matteo Renzi e dell'Amministratore Delegato Giovanni Castellucci, viene aperto al traffico l'intero tracciato della Variante di Valico, 9 anni dopo l'ottenimento dell'ultima autorizzazione

2015
 

Aglio - Barberino
completamento Lotto 13

Km 6,1

2015
 

Badia Nuova - Aglio
completamento Lotto 12 e svincolo di Barberino

Km 4,5

2015
 

Badia Nuova - Aglio Galleria di Base
completamento Lotto 9 - 10 - 11

Km 11,21

2015
 

La Quercia - Badia Nuova
completamento Lotto 6 - 7

Km 6,6

2015
 

La Quercia - Badia Nuova
completamento Lotto 5b

Km 3,3

2015
 

La Quercia - Badia Nuova
completamento Lotto 5a

Km 7,6

2015
 

Abbattimento dell'ultimo diaframma delle gallerie della Variante di Valico, alla presenza del Presidente del Consiglio Matteo Renzi e dell'Amministratore Delegato Giovanni Castellucci

2014
 

Sasso Marconi - La Quercia
completamento Lotto 1-2-3-4

Km 19,4

2009
 
 

Casalecchio - Sasso Marconi
completamento Lotto 0

Km 4,1

2007
 

Viene emessa l'ultima autorizzazione amministrativa per lo sviluppo dell'opera.

2006
 

Con Delibera del Consiglio dei Ministri trova conferma il tracciato originario approvato dall'ANAS e dalle Regioni nel 1992 (Variante), il cui iter autorizzativo terminerà nel 2002, anno della costituzione degli Osservatori ambientali e socioeconomici per la realizzazione della Variante di Valico previsti nelle convenzioni con le Regioni Emilia Romagna e Toscana, al fine di garantire il rispetto dell'impatto ambientale dell'opera.

2001
 

Autostrade e ANAS firmano la nuova convenzione, con la quale viene estesa la concessione autostradale dal 2018 al 2038 e viene assunto l'impegno a realizzare – senza alcun aggravio di tariffa - il potenziamento dell'A1 tra Firenze e Bologna con la costruzione di un nuovo tratto in variante, più moderno ed efficiente, denominato Variante di Valico. Prende quindi il via un lungo e complesso dibattito che avrebbe ritardato la partenza dei lavori per la realizzazione dell'opera, incentrato sulla scelta dell' ipotesi progettuale migliore per l'attraversamento appenninico dell'opera, la "Variante" o la "Variantina", un tracciato alternativo più breve, ma tecnicamente non fattibile

1997
 

Il Governo approva l'intervento di potenziamento della Bologna-Firenze

1996
 

Il progetto viene approvato dalle Regioni ai fini localizzativi e dall'Anas in linea tecnica.

1992
 

Successivamente alla redazione dello Studio di Impatto Ambientale dell'opera, la Società Autostrade firma le Convenzioni con i Ministeri dei Lavori Pubblici e dell'Ambiente, le Regioni Toscana ed Emilia Romagna, l'Anas e gli Enti locali interessati per la realizzazione dell'opera.

1990
 

L'approvazione del Piano Generale dei Trasporti recepiva il potenziamento dell'autostrada.

1986
 

Con l'emanazione della legge 531/82 "Piano decennale per la viabilità di grande comunicazione e misure di riassetto del settore autostradale", che autorizzava il completamento e l'ammodernamento di itinerari di grande comunicazione. Si apre la possibilità di potenziare il tratto appenninico dell'autostrada A1.

Viene definita dal Comitato di Esperti nominato dalla Società Autostrade Una prima proposta progettuale di potenziamento del tratto autostradale Bologna-Firenze

1982